Ritrovo dei partecipanti alle ore 8.50 nel luogo convenuto, partenza in pullman Gran Turismo alle ore 9.00 verso Milano. All’arrivo ingresso e visita guidata della mostra più famosa di Lego® Art “The art of the brick”, definita dalla CNN come una delle 10 esposizioni al mondo da non perdere!
È l’esposizione di LEGO® art più conosciuta al mondo. Dopo aver girato diverse città ed essere entrata nella lista delle esposizioni “Must-See” della CNN, arriva finalmente a Milano. Acclamata dalla critica, la collezione si compone di opere dell’artista Nathan Sawaya che immergeranno il visitatore in un mondo allegro e colorato per quanto spiazzante. L’artista LEGO® più conosciuto al mondo ha utilizzato milioni di mattoncini, creando oltre 100 opere d’arte in grado di far sorridere e riflettere sia gli adulti sia i bambini: una grande varietà di sculture fino alle versioni reinventate di alcuni dei capolavori più famosi al mondo, come il David di Michelangelo, La notte stellata di Van Gogh e La Gioconda di Leonardo da Vinci. Tra le meraviglie anche la riproduzione dello scheletro di un Tyrannosaurus Rex lungo oltre 6 metri e un'innovativa collezione multimediale di fotografia LEGO prodotta assieme al pluripremiato fotografo Dean West. Nell'ambito della mostra è stata creata un'area Play and Build per grandi e piccoli, dove sarà possibile dare libero sfogo alla propria creatività (i sottogruppi in visita potranno alternarsi tra il tempo libero al Play and Build e il percorso guidato – gruppi di massimo 20 persone per singola guida).
Pranzo libero
Proseguimento in pullman per un pomeriggio libero tra i Navigli e Porta Ticinese.
Questi canali artificiali fin dal XII secolo, insieme alla costruzione del Naviglio Grande, furono i protagonisti della fortuna economica e commerciale di Milano. Famosa a livello internazionale, la zona dei Navigli di Milano vanta una storia quasi millenaria, la presenza di antichi scorci sospesi nel tempo con botteghe e cortili di grande fascino e, in tempi più recenti, la presenza di una vivace e variegata vita notturna, ulteriormente implementata dalla riorganizzazione urbanistica della Darsena. I Navigli di Milano, nel corso dei secoli, permisero la navigazione di tutta un'area che dalle zone del Lago Maggiore e del Lago di Como, attraversando tutta la pianura, si estendeva dal Basso Ticino fino al mare. La rete idrica dei Navigli si è andata ad ampliare con la costruzione del Naviglio Pavese e dal XIV secolo svolse un ruolo da protagonista per il transito dei materiali che servivano per la costruzione del Duomo di Milano, lavori che proseguirono per i secoli successivi con importanti realizzazioni come la conca della Viarenna e del Naviglio della Martesana. Al Rinascimento risalgono i progetti per le migliorie che Leonardo da Vinci apportò, in qualità di ingegnere idraulico, al sistema delle conche che regolavano i flussi d'acqua. Milano ha mantenuto il suo aspetto di "città d'acqua" fino ai primi decenni del Novecento, quando i Navigli vennero man mano coperti per questioni igieniche e per far posto al sempre più cospicuo trasporto su terra. Restano però ancora aperti e visibili alcuni tratti ricchi di storia che riescono a evocare la Milano di allora.
Il quartiere di Porta Ticinese è uno dei più antichi di Milano. Il patrimonio architettonico presente nell’area, tra cui il circo e l’anfiteatro di epoca romana e le basiliche di San Lorenzo e Sant’Eustorgio, rivela un tessuto urbano stratificato in cui la città antica e quella contemporanea convivono. Quartiere di artigiani, per lo più fabbri e conciatori che si servivano dei numerosi corsi d’acqua per le loro lavorazioni, il Ticinese si estendeva in origine fino all’antica porta comunale (l’unica delle sei porte medievali della città, insieme agli archi di porta Nuova, ad essere giunta fino ai giorni nostri) oltre la quale sorgeva il Borgo di Cittadella. Fu solo tra il 1801 e il 1814, in onore della vittoria di Napoleone a Marengo, che venne eretta una nuova porta nell’attuale piazza XXIV Maggio, su progetto dell’architetto Luigi Cagnola. Il sito, animato da un continuo flusso di merci e di persone che giungevano sfruttando i numerosi canali e la vicina Darsena (antico porto cittadino), fu per molto tempo un vivace punto d’incontro della città. Tra la prima e la seconda metà dell’Ottocento, il naviglio Grande e il naviglio Pavese divennero le nuove direttrici dello sviluppo urbano del quartiere. Nella zona si stabilirono alcune importanti fabbriche, venne inaugurata nel 1865 la stazione di porta
Genova per il collegamento tra Milano e Vigevano e, in corrispondenza dell’attuale via Vigevano, sorsero nuovi edifici destinati alla classe operaia. Gli eventi bellici del Novecento segnarono gravemente la storia del quartiere che fu tra le aree del centro maggiormente colpite durante il secondo conflitto mondiale. Nel 1919 il Ticinese vide la nascita del Movimento dei Fasci di combattimento in piazza S. Sepolcro, dove tuttora è possibile vedere il progetto di Piero Portaluppi per la Casa del Fascio (1935-1940), oggi commissariato di polizia che al suo interno cela il fregio ambientale di Lucio Fontana, Volo di Vittorie (1939). L’opportunità di ricostruire interi isolati inserendosi all’interno del tessuto storico della città e la necessità di rispondere all’emergenza abitativa furono i temi con cui si confrontarono, con esiti talvolta straordinari, i progettisti del dopoguerra.
Oggi, il quartiere Ticinese è uno dei più vivaci della città, certamente una delle zone preferite dai giovani.
Visite e soste suggerite:
Nel pomeriggio partenza in pullman Gran Turismo per il rientro verso casa.
ADESIONI ENTRO IL 20 AGOSTO 2022
La quota comprende:
La quota non comprende: