LA CITTÀ PALLADIANA DI VICENZA, LE VIGNE E IL BUON VINO DI SOAVE

Alle 6.30 ritrovo dei partecipanti nel luogo convenuto, sistemazione in pullman Gran Turismo e partenza alle 6.45 per VICENZA. Sosta di ristoro prima dell’arrivo.
Incontro con la guida, consegna degli auricolari a noleggio e visita del centro storico. Vicenza è una città d’arte, dichiarata dall'UNESCO nel 1994 “patrimonio dell'Umanità” per i capolavori dell'architetto Andrea Palladio. Affascina per la nobiltà dei palazzi che mostra nel suo centro storico, per i capolavori palladiani di cui sono impreziosite le due piazze principali (Piazza dei Signori e Piazza Matteotti), per le chiese dagli altari preziosi, in un armonioso insieme di proporzioni ed eleganza. Su piazza Matteotti si affaccia maestoso l'elegante Palazzo Chiericati, capolavoro che
Andrea Palladio inizia a costruire nel 1550 e che presenta al piano terreno un portico passante con colonne doriche.
All'interno si possono ammirare alcune stanze con splendidi affreschi. Dall’inizio del 1800 è adibito a Pinacoteca civica e vi sono conservate le pitture di vari artisti veneti a partire dal XIV secolo.
Piazza dei Signori, tra le più belle piazze della terraferma veneta, ha un aspetto quasi veneziano con le gigantesche colonne che portano il leone alato di San Marco e la statua del Redentore. È dominata dalla magnifica Basilica Palladiana, costruzione simbolo di Vicenza, di una bellezza monumentale, solenne ed elegante, grazie alla doppia loggia in pietra bianca e ai suoi chiaro-scuri. La Basilica fu il primo grande lavoro pubblico di Palladio; un edificio che affascinò il grande poeta Goethe, che di essa disse "non è possibile descrivere l'impressione che fa la Basilica di Palladio...". Alcuni dei più bei palazzi della città si possono ammirare in Contrà Porti, tra le più belle vie del centro storico di Vicenza, laterale di Corso Palladio: una sfilata di edifici Palladiani, gotici e rinascimentali. Palazzo PortoBreganze con quadrifora ad archi rovesciati, unico esempio in terraferma di questo elemento lagunare; Palazzo Porto-Colleoni, con un portale a sesto acuto e finestre tribolate incorniciate; Palazzo Porto-Festa, opera che Palladio costruisce solo nella parte prospiciente la via e che ospita all'interno affreschi di Gianbattista Tiepolo; Palazzo Thiene,
oggi sede del "Centro Internazionale di architettura A. Palladio" e del Museo palladiano; Palazzo Trissino Sperotti, sede del Comune di Vicenza.
Merita decisamente una visita anche la Chiesa di Santa Corona, voluta dai frati domenicani: fu iniziata nel 1261 per accogliervi la reliquia della sacra spina della corona di Cristo donata da Luigi IX, re di Francia, al vescovo di Vicenza, Beato Bartolomeo da Breganze. L’interno gotico, con presbiterio realizzato da Lorenzo da Bologna nella seconda metà del XV secolo, ospita numerose e importanti opere pittoriche e scultoree. Tra queste, il capolavoro di Giovanni Bellini “Il Battesimo di Cristo” e l’”Adorazione dei Magi” di Paolo Veronese, la “Madonna delle stelle” di Lorenzo
Veneziano e Marcello Fogolino, la grande pala della "Maddalena e Santi" di Bartolomeo Montagna, la “Madonna con Bambino e Santi” di Giambattista Pittoni. Nell’abside della chiesa si trova il notevole coro ligneo, intagliato e intarsiato, opera di Pier Antonio dell’Abate. Tra le decorazioni più antiche, gli affreschi di Michelino da Besozzo della Cappella Thiene, dei primi anni del Quattrocento, importante testimonianza del più aggiornato gotico internazionale.
Sull'area del vecchio castello di S. Pietro, nel febbraio del 1580 Palladio inizia la costruzione dell'ultima sua opera, il Teatro Olimpico. Il cantiere dell'Olimpico si aprì, infatti, il 28 febbraio 1580 e il 19 agosto di quell'anno Palladio morì, all’età di 72 anni, quando ancora si stava lavorando ai muri perimetrali del Teatro. Dopo la sua morte sarà chiamato a completare il teatro un altro architetto vicentino, Vincenzo Scamozzi, che realizzerà le famose "prospettive”. A volere la costruzione del Teatro Olimpico fu l'Accademia degli Olimpici, che era stata fondata a Vicenza nel 1555 da ventuno soci, tra i quali Andrea Palladio e i pittori Giovanni Antonio Fasolo e Giovanni Battista Maganza. L'Accademia Olimpica si proponeva di coltivare gli studi umanistici e le discipline matematiche e musicali e di allestire in Vicenza spettacoli drammatici. Le prospettive della scena rappresentano senza dubbio l'attrattiva maggiore per l'occhio del visitatore: l’autore, Vincenzo Scamozzi, partendo dalla rappresentazione di una Tebe nella quale si ambienta l'Edipo di Sofocle, arrivò alla creazione di una città ideale, solenne e nobile nelle architetture e nelle partiture decorative,
animata da edifici di gusto palladiano.

Pranzo in ristorante con il seguente menu:

MILLEFOGLIE DI BACCALÀ MANTECATO E BROCCOLO FIOLARO

LASAGNE AL RADICCHIO, GORGONZOLA E NOCI

BACCALÀ ALLA VICENTINA CON POLENTA

TIRAMISÙ AL BICCHIERE

ACQUA MINERALE, VINO DELLA CASA E CAFFÉ

Nel pomeriggio passeggiata libera in SOAVE: questa bellissima cittadina è oggi Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, famosa per il tipico vino che ne porta il nome e per il magnifico Castello del X secolo che domina la pianura sottostante dall’alto del Monte Tenda, circondato dalle mura scaligere ben conservate e che abbracciano tutto il borgo medioevale.
In serata, partenza in pullman per il rientro.

LA QUOTA COMPRENDE:
• Viaggio in pullman Gran Turismo, pedaggi autostradali e parcheggi
Nota Bene: durante tutta la durata del viaggio in pullman è necessario indossare correttamente la mascherina
• Visita guidata di Vicenza, degli interni del Teatro Olimpico e della Chiesa di Santa Corona
• Ingresso a pagamento al Teatro Olimpico di Vicenza e alla Chiesa di Santa Corona
• Diritti di prenotazione obbligatori per l’ingresso al Teatro Olimpico di Vicenza
• Noleggio auricolari obbligatorio per la visita guidata in Vicenza
• Pranzo in ristorante con il menu indicato
• RC e Fondo di Garanzia obbligatori come da disposizioni di legge
• IVA assolta

LA QUOTA NON COMPRENDE:
• Tutto quanto non indicato alla voce “la quota comprende”.