Giorno 2° GIORNO
LUBIANA / MARIBOR / PTUJ / LUBIANA
Prima colazione in hotel e partenza alle 8.45 in direzione di Maribor. All’arrivo visita guidata dell’affascinante città con ricche radici storiche e culturali risalenti al Medioevo. Maribor si trova lungo il fiume Drava, circondata dalle verdi foreste del Pohorje e da pittoresche colline vinicole. L'eccellente offerta culturale e i numerosi festival sono entusiasmanti oggi come ieri. La ricca tradizione vinicola è testimoniata dal Guinness dei primati assegnato alla vite più antica del mondo situata proprio nel centro storico, oltre che dalle numerose strade del vino che si irradiano nei dintorni della città. Nella parte centrale del centro storico di Lent, davanti alla Casa dell’Antica Vite si trova ancora oggi il vitigno più antico del mondo, ha un’età confermata di più di 400 anni e continua a dare i suoi preziosi frutti. La vecchia vite simboleggia la ricca cultura del vino di Maribor, della Stiria e della Slovenia. Maribor è una città dai molti volti, ammantata da una ricchezza architettonica e culturale che solo una città con una lunga storia alle spalle potrebbe vantare. Seconda solo alla capitale per grandezza, questa sorta di “Torino della Slovenia” è anche un centro industriale molto importante per il Paese. Per secoli città ponte fra il mondo germanico e i Balcani, importante centro di scambi commerciali e snodo di traffici grazie al suo porto sul grande fiume Drava, Maribor è allo stesso tempo medievale e barocca, vibrante città universitaria e luogo di quiete, memore delle vittorie ma anche delle sconfitte e dei tempi bui. In Piazza Glavni Trg, la piazza principale del centro storico, il municipio in stile rinascimentale risale al 1515. Nella vicinanze, il Castello di Maribor del XV secolo ospita la Sala dei Cavalieri affrescata e il Museo regionale di Maribor, con ampie esposizioni di artefatti regionali. Al termine della visita, pranzo in ristorante in città.
A seguire, trasferimento a Ptuj, la città più antica della Slovenia: circondata da colline e vigneti e affacciata sulle rive della Drava, è un vero gioiello architettonico. Situata nella regione della Štajerska, nella Slovenia orientale, è una delle destinazioni più pittoresche grazie ai suoi tetti rossi e alle vie lastricate che si specchiano nelle acque del fiume. Ptuj ha una storia molto antica: dopo i Celti fu conquistata dai Romani, che fondarono una città sul fiume, Poetovio, capoluogo della Pannonia e del Norico. Proprio qui, nel 69 d.C., fu confermata l’elezione di Vespasiano a imperatore di Roma.
Dopo la distruzione da parte degli Avari e Magiari, sulla riva del fiume si stabilirono gli Slavi a partire dal XII secolo. Nel 977 d.C. Ptuj ottenne lo statuto di città e con la signoria dei vescovi di Salisburgo visse una nuova fioritura fino alla morte di Federico XI nel 1438, governata da nobili locali, vassalli dell’arcidiocesi di Salisburgo. Fino al 1918 Ptuj rimase dominio austriaco con il nome di Pettau, ma il suo ruolo nel tempo si ridusse fino a farla diventare una città di provincia. La visita del centro storico inizierà da Mensi Trg: si tratta di una pittoresca piazzetta circondata da diversi palazzi patrizi, il più maestoso dei quali è il Municipio in stile neogotico; nella piazza principale della città si trova anche la colonna della peste con il monumento di S. Floriano, una statua eretta nel 1745 per chiedere l’intercessione del santo a proteggere i cittadini contro i numerosi incendi. La visita proseguirà al monastero dei Frati Minori, costruito all’inizio del XIII secolo, fu il primo monastero sloveno costruito completamente in stile gotico e continuò a prosperare come centro di studi e di cultura fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando fu confiscato dai tedeschi e poi bombardato dagli alleati. Proseguimento a Sloveski Trg, la piazza triangolare in cui confluiscono le strade più importanti della città e in cui si trova Mestni Stolp, la torre civica rinascimentale alta 54 metri: nominata per la prima volta già nel 1376, è uno dei lapidari all’aperto più antichi. Sulla piazza si trova anche la chiesa di San Giorgio, sulle cui pareti esterne si trovano i monumenti funebri rinascimentali e barocchi di quello che una volta era un cimitero. L’itinerario si conclude al Castello, fatto ereggere dai signori di Salisburgo a difesa dagli Ungheresi e poi dagli Ottomani. L’attuale struttura risale al XII secolo e fu la casa dei vassalli degli arcivescovi di Salisburgo; nel Seicento subì modifiche in stile barocco.
Al temine, rientro in hotel a Lubiana per un momento di relax. Cena in ristorante e pernottamento.